L’Ecocardiografia Fetale consiste nell’esame dettagliato dell’anatomia e della funzionalità cardiaca in epoca prenatale. Lo scopo di quest’indagine consiste nell’evidenziare o nell’escludere la presenza di patologie del cuore e dei grandi vasi.
Questo esame viene indicato dal ginecologo nei casi in cui si sospettino malformazioni nello sviluppo del feto che possono compromettere il corretto funzionamento del muscolo cardiaco.
L’Ecocardiografia Fetale è una tecnica diagnostica che si esegue per via transaddominale, cioè appoggiando una specifica sonda sull’addome, dopo averlo cosparso di gel per migliorare la diffusione degli ultrasuoni (onde sonore ad alta frequenza, rientranti nella fascia non udibile dall’orecchio umano).
Perché si esegue?
L’Ecocardiografia Fetale consente lo screening e la diagnosi precoce delle cardiopatie congenite nel feto.
L’esame non rientra nei normali controlli di routine, ma viene richiesto dal medico quando esistono situazioni di sospetto o predisposizione allo sviluppo di anomalie cardiache a carico del bambino. Il rischio è rappresentato, a esempio, da predisposizione familiare a cardiopatie congenite, infezioni contratte dalla madre durante la gravidanza (come la rosolia), diabete e malattie autoimmuni.
Il riconoscimento delle malformazioni e delle patologie cardiache quando il feto è ancora in utero è molto importante. Al termine della gestazione, infatti, il parto può essere pianificato, con le modalità e i tempi più idonei, in strutture in grado di assistere il neonato cardiopatico. In tal modo, sin dal momento della nascita, è possibile instaurare in maniera tempestiva il trattamento medico o chirurgico adeguato al caso.
Ecocardiografia fetale: quando si fa?
In genere, l’Ecocardiografia Fetale si esegue dopo l’Ecografia Morfologica, quando occorre controllare l’anatomia del muscolo cardiaco del bambino e rilevare la presenza di una cardiopatia congenita.
Nei casi in cui le indicazioni materne o fetali siano precoci, l’esame può essere eseguito a partire dalla 16a settimana di gestazione, anche se non viene garantita una diagnosi certa e affidabile, per il livello di sviluppo e per la conformazione del feto.
Per avere una maggiore accuratezza diagnostica (pari a circa il 90%), è consigliabile attendere fino alla 20a-22a settimana di gravidanza. Una volta giunte le 20 settimane di gestazione, invece, l’approfondimento può essere eseguito in qualsiasi momento qualora ce ne fosse la necessità.
In presenza di cardiopatie congenite complesse, il medico può indicare di ripetere l’esame una volta al mese e di anticipare il parto in caso di comparsa di segni di scompenso cardiaco fetale.
Come si esegue
L’ecocardiografia fetale viene eseguita mediante approccio transaddominale: la sonda ecocardiografica viene appoggiata sull’addome della madre e viene eseguita una prima valutazione anatomica del cuore del bambino eseguita in bidimensionale, seguita da uno studio funzionale.
Nel corso dell’esame, il medico può acquisire alcune proiezioni standard utili a identificare le strutture anatomiche del cuore fetale: camere cardiache, connessioni atrio-ventricolari e ventricolo-arteriose, ritorni venosi sistemici e polmonari ecc.
Sulle stesse scansioni ecocardiografiche, viene eseguita la valutazione funzionale mediante ColorDoppler o con l’ausilio del doppler pulsato. Con questa metodica si osserva la circolazione all’interno del cuore e nei grossi vasi, oltre al flusso artero-venoso nel cordone ombelicale.
L’integrazione delle informazioni ottenute con l’ecocardiografia fetale permette di studiare al meglio le connessioni tra le varie strutture cardiache, le loro caratteristiche morfologiche e la loro funzione.
Preparazione e svolgimento dell’ecocardiografia fetale
L’Ecocardiografia Fetale non prevede alcuna particolare norma di preparazione da parte della gestante. Alla paziente, di solito, viene raccomandato di portare con sé la documentazione relativa agli esami precedenti per la valutazione comparativa dei referti.
Per eseguire questo esame, la gestante viene fatta stendere sul lettino ecocardiografico in posizione supina. La sonda ecocardiografica viene appoggiata, poi, sull’addome in punti specifici, in base alla posizione del feto in utero, allo scopo di studiarne al meglio il cuore.
Ecocardiografia Fetale Viterbo
Presso il nostro Centro Polispecialistico a Viterbo è possibile sottoporsi all’ecocardiografia fetale. Per ottenere informazioni riguardo ai servizi inerenti questo esame, contattare i numeri:
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