Vaginismo

Alla Domus Mulieris, grazie al macchinario Vagy COMBI®, siamo in grado di trattare il Vaginismo, un disturbo sessuale che consiste nello spasmo involontario della muscolatura vaginale, che ostacola la penetrazione.

La donna affetta da vaginismo trova difficoltà nell’accettare l’atto sessuale, nonostante il desiderio di farlo. Questo disturbo riflette condizioni psicologiche nascoste o represse della donna, poiché essa associa il dolore e la paura al rapporto sessuale, legati anche a una notevole, e talvolta immotivata, fobia della penetrazione.

Più precisamente, il dolore vero e proprio alla penetrazione è perfettamente espresso dalla dispareunia, che si differenzia dal vaginismo poiché, in quest’ultimo caso, la paura del dolore è spesso infondata e rispecchia solamente fobie anticipatorie all’atto sessuale.

Sintomi del vaginismo

Il Vaginismo è una malattia e, proprio per questo motivo, non dev’essere sottovalutato. Abbiamo visto che la fobia del sesso e lo spasmo dei muscoli della vagina sono i due sintomi principali che caratterizzano questo disturbo.

Dunque, per valutarne la gravità ci si deve focalizzare sia sull’intensità della fobia (misurata su una scala di valori ideale: lieve, moderata, grave), che sull’intensità dello spasmo.

Per fare un esempio, si parla di basso grado di gravità dello spasmo quando esso scompare con la semplice rassicurazione verbale: in questo caso, la penetrazione è, in genere, possibile.

Lo stadio successivo è caratterizzato da uno spasmo che si protrae nel tempo, caratterizzato, spesse volte, anche da un discreto dolore durante il rapporto (dispareunia).

Negli stadi di gravità superiore, la penetrazione è molto difficile, poiché lo spasmo è talmente serrato da impedire il coito, tant’è vero che nell’ultimo livello, il più grave, la donna ne rifiuta anche la vista.
In base alla valutazione intrecciata di questi parametri si riesce a delineare la gravità del vaginismo.

Le conseguenze

È comprensibile che il rifiuto dell’atto sessuale da parte della donna, provocato dal Vaginismo, possa riportare conseguenze anche al partner.

L’uomo si sente inadatto, frustrato e incapace di soddisfare i desideri della propria partner. Il deficit di mantenimento erettile rappresenta sicuramente l’effetto più immediato, che a lungo andare si potrebbe riflettere sulla sterilità. Difatti, non è un caso che in una percentuale variabile dal 5 al 7% delle coppie (impropriamente) “sterili” si registri una mancanza di rapporti sessuali.

Il vaginismo provoca una progressiva (ma inevitabile) perdita del desiderio sessuale, associata a un’incapacità di eccitazione sessuale col partner. L’intimità erotica viene meno e il partner, demotivato, insoddisfatto e depresso, non si sente “all’altezza”.

Se la donna colpita da vaginismo è definita come “colei che induce il sintomo”, l’uomo è “colui che porta il sintomo”, poiché la sensazione infondata di colpevolezza gli provoca disfunzioni sessuali quali deficit erettili, incapacità di mantenere l’erezione, perdita del desiderio ed eiaculazione precoce.

Cause

Il Vaginismo è una condizione piuttosto articolata, poiché le cause che lo provocano sono spesso nascoste e difficili da scoprire.

L’approccio multimodale al vaginismo si configura indispensabile per il trattamento della malattia, allo scopo di eliminare non solo la fobia della donna e i fattori psicosomatici annessi ma, anche, di risolvere lo spasmo muscolare che s’instaura al momento della penetrazione.

I fattori scatenanti, come intuibile, hanno natura psicologica e fisica. L’atto sessuale è associato a un fattore negativo, “qualcosa di sporco” che dev’essere evitato: questo pensiero affligge la maggior parte delle donne affette da vaginismo, in particolare le giovani donne che non conoscono ancora la maturità sessuale.

Molte donne che hanno subìto abusi/violenze sessuali interpretano il sesso come pericolo e dolore, sensazioni che riflettono perfettamente il vaginismo: questa condizione è comprensibile in seguito a una molestia, ma le sedute psichiatriche possono risolvere il problema, in tempi relativamente brevi.

Persino l’attaccamento eccessivo ai genitori potrebbe incidere sul vaginismo, di conseguenza sul rifiuto del sesso per paura di essere giudicate. La paura (o, per meglio dire, il terrore) di restare incinta e che “qualcosa vada storto” potrebbe indurre la donna al rifiuto progressivo del sesso.

Il Vaginismo potrebbe essere legato anche ad altre fobie di natura neurobiologica (agorafobia, claustrofobia ecc.), stress e ansia: si tratta di un’iperattività dell’emozione di comando fondamentale dell’ansia/paura, che si riflette con la paura della penetrazione.

Se i fattori psicologici sono stati oggetto di studi e ricerche approfondite da parte degli studiosi, i fattori fisici che scatenano il vaginismo sono tuttora rivestiti da un alone d’incertezza. Spesso le due categorie di fattori causali (psicologici e fisici, per l’appunto) si sovrappongono e l’uno può essere conseguenza dell’altro.

È stato stimato che solamente l’1% delle donne affette da questo disturbo ne soffre sin dall’inizio dei primi approcci con il sesso: un imene assai rigido e fibroso potrebbe essere difficile da penetrare e creare dolore durante il rapporto. Quando i tentativi di penetrazione sono vani perché particolarmente dolorosi per la donna, allora la struttura dell’imene potrebbe essere un primo fattore causale che predispone al vaginismo.

Il dolore durante il rapporto potrebbe essere anche indotto da interventi chirurgici o traumi.

Ancora, alcune patologie gravi, come l’Agenesia Vaginale Mulleriana, potrebbero concorrere alla formazione del vaginismo: è una malformazione che prevede la mancanza della vagina o di una sua parte, tipica della sindrome di Rokitansky.

Incidenza

Si stima che il vaginismo colpisca l’1-2% delle donne in età fertile: la percentuale cresce (15-17%) se l’indice d’incidenza si focalizza nelle sole donne che si sottopongono a controlli clinici frequenti e che dichiarano spontaneamente il disturbo.

Sfortunatamente, però, non si può valutare con precisione quante donne effettivamente siano affette da questo disturbo, poiché, probabilmente, le donne che ne sono affette si vergognano a parlarne anche con il proprio medico.

Cura del Vaginismo a Viterbo

I trattamenti per la cura del Vaginismo vengono effettuati dalla Dott.ssa Valentina Filesi presso il nostro Centro Polispecialistico a Viterbo. Per info contattare i numeri:

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