Presso il nostro Polispecialistico è possibile ottenere un appuntamento per un consulto riguardante l’intervento di Lifting Cervico-Facciale (tecnicamente denominato “ritidectomia”), eseguito per correggere gli effetti del rilassamento e dell’atrofia della cute e dei tessuti sottostanti (grasso, fasce e muscoli) del volto e del collo dovuti all’invecchiamento, alla forza di gravità, ai danni solari e alle abitudini di vita. Il miglioramento dell’estetica facciale, e quindi la correzione dei difetti sopra citati, è ottenuto mediante il sollevamento e il riposizionamento dei tessuti della faccia e del collo, consentendo l’eliminazione o, almeno, l’attenuazione delle rughe e dei solchi più evidenti. L’obiettivo dell’intervento è, quindi, quello di rendere più “fresco” e giovanile l’aspetto del volto. Il lifting cervico-facciale può essere eseguito da solo o contemporaneamente ad altri interventi chirurgici facciali, quali il lifting della fronte e/o temporale (delle tempie), la blefaroplastica (chirurgia estetica delle palpebre), la rinoplastica (chirurgia estetica del naso), l’abrasione o peeling cutanei eseguiti con diverse metodiche.
PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO
L’intervento non può essere eseguito in Pazienti gravide. Inoltre, è preferibile, anche se non in tutti i casi obbligatorio, evitare l’epoca coincidente con le mestruazioni. Prima dell’intervento dovranno essere consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori prescritti e il presente prospetto informativo firmato.
Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti), terapie omeopatiche e fitoterapiche e segnalate possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere. Un mese prima dell’intervento, si dovrà sospendere la terapia ormonale estroprogestinica (“pillola”), in modo da avere un mese con ciclo regolare senza assunzione di ormone, per diminuire i rischi di tromboembolia.
Almeno due settimane prima dell’intervento dovrà essere sospesa l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (tipo Aspirina, Cemirit, Vivin C, Ascriptin, Bufferin, Alka-Seltzer, ecc.).
Almeno un mese prima è consigliato sospendere il fumo, che incide in modo negativo sulla vascolarizzazione cutanea e del grasso e può interferire con i processi di guarigione.
Il giorno precedente l’intervento deve essere effettuato un accurato lavaggio dei capelli, asportato lo smalto dalle unghie, delle mani e dei piedi e i cosmetici dal viso.
Prima dell’intervento deve essere osservato digiuno di almeno otto ore da cibi solidi e bevande.
È bene indossare indumenti con maniche comode e completamente apribili sul davanti e calzare scarpe comode senza tacco.
È opportuna la presenza di un accompagnatore per il
rientro a domicilio dopo l’intervento.
Il Lifting Cervico-Facciale può essere eseguito in anestesia generale, oppure in anestesia locale con sedazione. Quest’ultima consiste nell’infusione endovenosa di farmaci che inducono uno stato di profondo rilassamento. È previsto un colloquio con un Medico Anestesista per le opportune informazioni.
MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO
Il lifting cervico-facciale può essere eseguito in regime di ricovero ordinario o di ricovero diurno.
L’intervento può durare dalle 2 alle 4 ore o anche più a lungo, secondo le parti da trattare. L’eventuale associazione di un secondo intervento può allungare ulteriormente i tempi operatori.
L’obiettivo dell’intervento può essere perseguito utilizzando diverse metodiche chirurgiche.
Nella Metodica Tradizionale le incisioni cutanee scendono dal cuoio capelluto della regione delle tempie a contornare il margine anteriore del padiglione auricolare, circondano il lobulo dell’orecchio e proseguono verso l’alto nel solco retroauricolare, da qui scendono nuovamente in basso e si esauriscono nei capelli della regione della nuca. Se si progetta di correggere anche le pieghe presenti sulla faccia anteriore del collo l’intervento può comportare un’incisione trasversale sottomentoniera della lunghezza di circa 4 centimetri.
La pelle è liberata e sollevata dai tessuti sottostanti che, se ritenuto opportuno, sono trattati secondo le seguenti modalità:
- Riposizionamento dello SMAS (Superficial Muscular Aponeurotic System, ossia la struttura muscolo-fasciale situata sotto la pelle delle guance e del collo), che consiste nella trazione del complesso muscolofasciale e suo ancoraggio verso l’alto e all’indietro.
- Sutura dei margini del platisma (sottile muscolo presente sotto la cute del collo il cui rilassamento determina pieghe antiestetiche), ossia saldatura mediante punti di sutura lungo la linea mediana
della faccia anteriore del collo per eliminare l’aspetto di “collo di tacchino”. - Riposizionamento del grasso facciale, con trazione verso l’alto e ancoraggio di sospensione del grasso situato nella parte centrale delle guance.
La cute in eccesso viene asportata e la sutura eseguita senza tensione. Alla fine dell’intervento è applicato un morbido e abbondante bendaggio, in modo da mantenere una moderata compressione su tutta l’area operata, per ridurre il gonfiore (edema) e per proteggere le ferite.
Dalla pelle dietro le orecchie possono essere fatti fuoriuscire due piccoli drenaggi (tubicini di materiale plastico) per ridurre il rischio di ematomi.
DECORSO POST-OPERATORIO
Dopo questo tipo di intervento il dolore non è forte e, di norma, è controllabile con i comuni analgesici.
Dovrà essere evitato l’uso di farmaci contenenti acidoacetilsalicilico che potrebbero provocare sanguinamenti e quindi la formazione di ematomi. Spesso, il dolore coincide con la sensazione di tensione, ovviamente connaturata a questo tipo di intervento, alla quale ci si abitua progressivamente fino a non avvertirla più dopo alcune settimane.
L’insorgenza di un dolore forte e persistente e/o di un improvviso gonfiore in qualche parte del volto potrebbe significare lo sviluppo di un ematoma (vedere complicazioni). In questo caso è necessario informare tempestivamente il Chirurgo.
Nei primi 2-4 giorni dopo l’intervento è consigliabile soggiornare in ambienti freschi e mantenere il capo sollevato da due o tre cuscini durante il riposo a letto per limitare il gonfiore. L’uso di impacchi freddi sul
volto potrà contribuire a dare una sensazione di refrigerio e a ridurre il dolore e il gonfiore.
I drenaggi, qualora presenti, sono rimossi dopo 12-48 ore.
La rimozione della medicazione e dei primi punti di sutura avviene di norma tra il quinto e il settimo giorno post-operatorio. Nel corso dei primi 10 giorni dopo l’intervento, si raccomanda di limitare al minimo la rotazione e l’estensione del capo. Sette-dieci giorni dopo l’intervento sono solitamente rimosse le eventuali suture residue.
Soprattutto durante i primi 7-10 giorni post-operatori è presente un certo gonfiore (edema) che altera i tratti del volto, a volte in modo evidente. Tale condizione non deve di per sé essere motivo di allarme per il Paziente. Essa ha, di solito, una breve durata e già una settimana dopo l’intervento sarà in gran parte regredita.
Il gonfiore residuo regredisce più lentamente e scompare completamente solo dopo alcune settimane o mesi. In alcune aree particolari, come gli zigomi, spesso il gonfiore si riassorbe in un periodo più lungo rispetto alle altre zone del viso.
In alcune aree del volto, potrà anche essere osservato un indurimento dei tessuti, che si risolve di norma nel giro di alcuni mesi.
Durano generalmente 10-15 giorni. Occasionalmente persistono più a lungo.
In assenza di complicazioni il ritorno a una normale vita di relazione avviene nell’arco di 2 o 3 settimane.
Una certa riduzione della sensibilità cutanea è, di solito, presente non soltanto nelle zone trattate, ma estesa anche al padiglione auricolare. Quantunque la normale sensibilità tenda a riprendere gradatamente, una lieve ipoestesia (riduzione della sensibilità) può persistere per alcuni mesi. Per tale motivo, l’applicazione diretta di calore sul viso e sul collo (a esempio, asciugacapelli elettrico) deve essere limitata per evitare ustioni cutanee. Durante i primi 4-6 mesi potranno essere avvertiti prurito o false sensazioni (gocce d’acqua che scivolano sulla pelle, piccole scosse elettriche, ecc.).
I capelli possono essere lavati anche prima della rimozione dei punti di sutura, utilizzando detergenti disinfettanti. Il volto può essere lavato delicatamente con una spugnetta, evitando di traumatizzare le linee di sutura chirurgiche.
Per circa due settimane, è sconsigliato l’uso di indumenti a collo stretto.
Il fumo va assolutamente evitato per almeno tre settimane e ripreso dopo aver consultato il Chirurgo.
È bene evitare di abbassare il capo nella prima settimana (a esempio, per raccogliere qualcosa al suolo o per allacciarsi le scarpe è buona norma piegare le ginocchia e mantenere il collo eretto), e di non compiere sforzi fisici e manovre d’intensa spinta in caso di stipsi.
Durante la seconda settimana post-operatoria, le normali attività fisiche possono essere riprese gradualmente, compresa la guida di autoveicoli e l’attività sessuale. In questo periodo, non è consigliabile praticare sport o esercizi fisici impegnativi, ma è possibile uscire per passeggiate e attività sociali poco faticose.
Due settimane dopo l’intervento, può essere applicato qualsiasi tipo di trucco, da rimuovere completamente prima di coricarsi. È raccomandabile l’uso di una crema base prima dell’applicazione del fondotinta, nel caso si volessero nascondere le eventuali ecchimosi residue. Tale operazione è sconsigliabile nel corso dei primi 7 giorni dopo l’intervento.
È importante evitare l’esposizione diretta al sole, al calore intenso (sauna) o a lampade abbronzanti per almeno 3 mesi dopo l’intervento. L’esposizione al sole dovrà, quindi, essere ridotta al minimo e sempre con creme protettive. È bene ricordare che le radiazioni ultraviolette possono irritare le cicatrici recenti e indurne un intenso gonfiore e arrossamento che potrà regredire solo dopo molti mesi, pregiudicando il risultato estetico finale. Il sole intenso potrebbe inoltre provocare delle pigmentazioni permanenti sulla cute operata.
RISULTATI
Il sollevamento dei tessuti della regione cervicale e facciale consente di correggere gli inestetismi dovuti al rilassamento conferendo al volto un aspetto più “disteso” e “giovanile”.
Il risultato di un intervento di Lifting Cervico-Facciale è determinato, oltre che dalle scelte e dal comportamento del Chirurgo, da un numero variabile di fattori, quali le condizioni fisiche del viso, la quantità di grasso presente, l’età biologica della cute, la quantità e la qualità delle rughe, la struttura ossea sottostante e le influenze ormonali.
La durata del risultato è individuale, in relazione a numerosi fattori costituzionali. È inevitabile che col passare del tempo la pelle si rilassi, potendosi rendere opportuno un intervento correttivo a distanza di alcuni anni. Deve comunque essere considerato che, anche senza successivi ritocchi a distanza di anni dall’intervento, l’aspetto del volto sarà migliore di quanto sarebbe se l’intervento non fosse stato eseguito. Il Lifting Cervico-Facciale rallenta gli effetti dei processi di invecchiamento senza poterli arrestare. Trattandosi di un atto medico e chirurgico, e poiché la chirurgia non è una scienza esatta, non può essere precisamente pronosticata a priori la percentuale di miglioramento del difetto da correggere e l’entità e la durata del risultato, così come la qualità delle cicatrici residue e l’eventuale costituzione di complicazioni perché tali eventi dipendono, non solo dalle tecniche chirurgiche impiegate, ma ancor più dalle risposte dell’organismo.
Di conseguenza, pur rispettando le regole della chirurgia plastica, l’intervento potrebbe non determinare, in via eccezionale, il conseguimento degli obiettivi e del risultato auspicato e quindi non può essere assicurato o garantito.
Il Lifting Cervico-Facciale lascia, inevitabilmente, delle cicatrici che, come tutte le cicatrici chirurgiche, sono permanenti e non possono essere eliminate. Tuttavia, si deve considerare che in questo tipo di intervento esse sono completamente nascoste fra i capelli, oppure localizzate in sedi ove risultano difficilmente visibili (attorno all’orecchio e alla basetta) anche a distanza ravvicinata. Talune Pazienti, a causa di un’eccessiva reattività cutanea, possono sviluppare cicatrici arrossate o rilevate e, perciò, facilmente visibili, che durano diversi mesi o sono permanenti (cicatrici ipertrofiche o cheloidee) o cicatrici “allargate” di colore normale (cicatrici ipotrofiche). Si tratta di un’evenienza non prevedibile, seppure di raro riscontro. Cicatrici inestetiche e di cattiva qualità possono essere corrette con trattamento medico o con un intervento dopo un congruo periodo (6-12 mesi dall’intervento).
In alcuni casi le cicatrici nel cuoio capelluto prive di capelli, possono essere eccessivamente larghe e, a distanza di qualche mese dall’intervento, è possibile procedere alla loro correzione in anestesia locale.
In caso di complicazioni post-operatorie (ematomi, infezioni, retrazioni), le cicatrici possono essere di qualità mediocre.
Gli interventi di Lifting Facciale vengono eseguiti dal nostro Chirurgo Plastico. Per ottenere un appuntamento per la valutazione dell’intervento contattare i numeri:
- Fisso: 0761347138
- Mobile: 392/9594263
- WhatsApp: 392/9594263
N.B.: L’intervento chirurgico è eseguito presso strutture partner della Domus Mulieris e accordate appositamente con il paziente.
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