La Domus Mulieris utilizza l’innovativa flussimetria delle arterie uterine, una tecnica ecografica basata sull’effetto Doppler (un fenomeno fisico consistente nel direzionamento di un determinato suono verso un corpo in movimento generando, così, un suono diverso), per studiare le patologie a carico delle arterie uterine. Recentemente, diversi studi, hanno dimostrato che l’analisi, attraverso l’effetto Doppler, delle resistenze delle arterie uterine rappresenta una buona metodica per valutare la possibilità di successo dell’impianto embrionale.
In particolare, si sostiene che elevate resistenze uterine, verosimilmente indice di una scarsa vascolarizzazione uterina, si correlano a un ridotto tasso di gravidanza, mentre più bassi indici di resistenza, secondari a una migliore perfusione uterina, si associano a maggiori possibilità di gravidanza. Le modalità di esecuzione sono quelle di una semplice ecografia 2D.
Flussimetria arterie uterine: valori di riferimento
Nella pratica clinica, la flussimetria delle arterie uterine viene utilizzata per valutare il corretto sviluppo placentare. Questo tipo di valutazione misura il flusso sanguigno nelle arterie uterine durante il ciclo cardiaco. Esistono due tipi di flusso: il flusso sistolico, che presenta una fase maggiore di flusso durante la contrazione ventricolare, e il flusso diastolico, caratterizzato da una fase di flusso a velocità ridotta durante il rilasciamento ventricolare.
In una placenta ben sviluppata, le arterie uterine dovrebbero mantenere un flusso adeguato anche durante la diastole. Tuttavia, in caso di insufficienza placentare, si osserverà una differenza evidente tra il flusso sistolico e il flusso diastolico, e potrebbe apparire un’interruzione nel flusso all’inizio della fase di diastole (notch).
Esistono vari modi per determinare un’anomalia nella flussimetria delle arterie uterine:
- PI: Aumento dell’indice di pulsatilità, che misura il rapporto tra flusso sistolico e flusso diastolico;
- RI: Aumento dell’indice di resistenza, che esprime numericamente il rapporto tra flusso sistolico e flusso diastolico;
- La presenza di un notch su entrambe le arterie uterine.
I valori di riferimento indicano che un valore medio di PI superiore a 1,45 indica una flussimetria delle arterie uterine “non adeguata”. Tuttavia, è importante sottolineare che la presenza di arterie uterine anomale non costituisce necessariamente una malattia, ma una maggiore probabilità di sviluppare un ritardo di crescita fetale o una pre-eclampsia.
In meno dell’1% dei casi, la gestante potrebbe sviluppare pre-eclampsia o ritardo di crescita anche in presenza di arterie uterine normali a 24 settimane. Questa percentuale sale al 30% in presenza di arterie uterine anomale a 24 settimane nelle donne a rischio sconosciuto e supera il 50% nelle donne con fattori di rischio per la pre-eclampsia.
In caso di arterie uterine non adeguate, diventa cruciale effettuare monitoraggi ecografici della crescita fetale con una frequenza stabilita dal medico curante, che può variare da 2 a 6 settimane, al fine di garantire il benessere del feto.
Flussimetria delle Arterie Uterine a Viterbo
La Flussimetria delle Arterie Uterine è effettuata dal Prof. Francesco Torcia e dal Dott. Massimo Salvatori. Per prenotare l’esame contattare i numeri:
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